Introduzione alle cure dialogiche e democratiche | 1h26min
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Marco Carfagno
2022-05-04 14:04:05
Trovo interessantissima l idea di un servizio democratico e dialogico. Mi chiedo come si possa applicare tale binomio nella pratica clinica poiché non riesco, al momento, ad immaginarlo.
Andrea Patti
2022-05-02 18:06:34
Al termine di questa lezione, una domanda continua a frullarmi in testa: cosa si intende per "guarigione" in una cornice dialogico-ermeneutica, dove non si parla più di "disturbi mentali" ma di "sofferenza"? La "sofferenza" non si "cura", ma si "attraversa". In quest'ottica, per esempio, l'aspirante suicida di cui avete parlato, da cosa sarebbe "guarito"? E il concetto di "guarigione", che immagino vada condiviso con il paziente, secondo quali parametri viene valutato? Il "superamento della situazione-limite" (perchè "l''assenza di sofferenza" non mi sembra un obiettivo antropologicamente realizzabile)?
Andrea Patti
2022-05-02 17:56:52
Al termine di questa lezione, una domanda continua a frullarmi in testa: cosa si intende per "guarigione" in una cornice dialogico-ermeneutica, dove non si parla più di "disturbi mentali" ma di "sofferenza"? La "sofferenza" non si "cura", ma si "attraversa". In quest'ottica, per esempio, l'aspirante suicida di cui avete parlato, da cosa sarebbe "guarito"? E il concetto di "guarigione", che immagino vada condiviso con il paziente, secondo quali parametri viene valutato? Il "superamento della situazione-limite" (perchè "l''assenza di sofferenza" non mi sembra un obiettivo antropologicamente realizzabile)?